Noi alle primarie ci teniamo ancora
Parte attraverso facebook l’appello di Davide Faraone, candidato a sindaco di Palermo, rivolto ai dirigenti del Pd che si riuniranno a Roma, il 13 gennaio, affinché non si “aggiustino” le Primarie in nessun luogo e soprattutto a Palermo. In una pagina sul social network più famoso al mondo raccoglierà adesioni, post, video-post, immagini di tutti quelli che non vogliono rinunciare a quella che definisce «una festa di democrazia e di partecipazione».
Ecco il testo dell’appello:
«Noi alle Primarie ci teniamo ancora
Leggiamo sui quotidiani che il Pd potrebbe prendere in esame l´ipotesi-congelamento delle Primarie e che potrebbe essere la riunione della direzione, il prossimo 13 gennaio, a decidere uno stop a uno strumento a cui noi teniamo tantissimo.
Ricordate la molletta “io ci tengo”, simbolo delle Primarie del 25 ottobre 2009? Quella molletta, che ha portato nei gazebo milioni di persone a decidere il segretario del Pd, oggi è triste. Non ride più. Legge che Bersani sarebbe pronto a sacrificarla per seguire la strada maestra dell’alleanza con il Terzo Polo di Casini e Fini, con conseguente passo indietro sui gazebo, “indigesti” al leader dell’Udc che aspira alla premiership.
La direzione nazionale, il 13 gennaio, prenderà in esame un aggiustamento delle Primarie che, a quanto pare, non riguarderà i comuni dove sono già previste (Torino e Bologna).
Chiediamo ai vertici del Pd di non “aggiustarle” in nessun luogo, soprattutto a Palermo, quinta città d’Italia che tornerà alle urne tra poco più di un anno, per non disperdere un patrimonio di partecipazione che è linfa vitale della democrazia.
Perché noi alle Primarie ci teniamo ancora. Sono il Dna del Pd. Un partito che, soprattutto a Palermo, deve tornare a parlare non solo con gli iscritti ma con tutti gli elettori.
E allora, regaliamo un sorriso alla molletta che ha consentito a Bersani di essere eletto leader del Pd. Regaliamole un sorriso affinché il candidato a sindaco di Palermo, e tanti altri in giro per lo Stivale, non siano il frutto di un accordo tra le segreterie di partito, ma il risultato di una grande festa della democrazia.
E noi alla partecipazione e alla democrazia, e alla molletta, ci teniamo ancora».