Giulia, la libertà di non amare.

Finisce in un canalone la vita di Giulia, è stata per qualche giorno la figlia, la sorella, la cugina, la nipote di tutta Italia. Avrebbe dovuto laurearsi la settimana scorsa, avrebbe voluto realizzare il suo sogno: diventare una fumettista. Perché in fondo è vero, chi fa ridere i bambini porta con sé il grande dono della bellezza eterna.

Giulia ha nutrito la speranza di molti fino alla fine, scalzata dal dolore. E in questa settimana saranno tante le celebrazioni per il 25 novembre,  Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, bisogna avere il coraggio di andare oltre e di iniziare dei percorsi presso le scuole elementari, il rispetto dell’altro, il rispetto del no, l’educazione sentimentale sono elementi basilari di una convivenza tra uomo e donna.

Un pensiero ad Elena e a Davide, sorella  e fratello di Giulia, che stanno gestendo un lutto difficile, un dolore fortissimo e che hanno voluto salutare Giulia con un  “I love you”.

Schifani e Schillaci vadano in ospedale, toccheranno con mano la tragicità.

Un appello  al governatore siciliano, Renato Schifani, e al Ministro della Salute, Maurizio Schillaci: andate a fare un giro in corsia, tra gli ospedali, constatate con mano le profonde piaghe di un sistema che non si regge più in piedi. Fatelo senza telecamere e passerelle. Magari così sarà possibile acquisire consapevolezza sui dati ospedalieri. Fatelo però senza tappeti rossi e i lacchè che vi dicono che va tutto bene.

Abbiamo constatato con mano, anche oggi con il tour Ospedale x Ospedale, la gravità della situazione presente presso gli  ospedali di Corleone, Partinico e Termini Imerese.

Le criticità riscontrate sia al Civico di Partinico che all’ospedale Dei Bianchi di Corleone sono legate essenzialmente alla carenza di pediatri e di medici da Pronto Soccorso, a Corleone mancando i pediatri anche l’ostretricia e neonatologia è in sofferenza, dunque si garantiscono i parti in urgenza e con pediatra sul posto oltre che con anestesista. A rischio dunque c’è proprio pure il punto nascita, l’assistenza di ostetricia deve essere omogenea cioè in grado di gestire la patologia materna ostetrica o un neonato patologico.

A Partinico, con bacino di utenza di circa 200 mila persone, si soffre pure della medesima carenza di organico, ma è un ospedale che ha gestito l’emergenza Covid e sta avviando ora la normalizzazione, sempre con grandi difficoltà.

Carenza di medici al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Termini Imerese, la cui mancanza rende difficile l’accesso alle cure.

La qualità del sistema sanitario va rimesso in piedi con gli investimenti adeguati per rilanciare la Sanità. Il Mes sarebbe stata una importante occasione di intervento, perché oggi il tema non è solo che gli ospedali ci siano ma che curino i pazienti in maniera efficace e tempestiva.

Salute mentale, si faccia subito.

Promuovere la salute mentale è una sfida decisiva della Sanità pubblica. Un mio pezzo per il Riformista.

Aumenti in busta paga e le solite salvinate.

Giochiamo a: cosa pensa Vespa delle parole di Salvini.

Il gatto e la volpe, Salvini e Meloni.

Dicono una cosa ne fanno un’altra, ascoltate cosa succede alla tassa sugli extraprofitti delle delle banche (VIDEO)

Fuga di cervelli

Con il Governo Renzi avevamo previsto incentivi per il rientro dall’estero dei nostri “cervelli in fuga”. Adesso però il Governo Meloni ha tagliato quegli incentivi, lasciando tante ragazze e ragazzi, che volevano tornare nel nostro Paese, in difficoltà.

Nessun finanziamento per il Piano nazionale demenze.

Nella Legge di Bilancio 2024 non è prevista alcuna somma per il Piano Nazionale Demenze, il GovernoMeloni non ritiene che  le persone che vivono con demenza, che in Italia sono oltre 1.480.000, abbiamo diritti e bisogni. Urgono degli interventi nazionali, che consentano alle regioni di mettersi in linea con la prevenzione, cura e presa in carico. Nessuno deve essere lasciato da solo.

Leonardo, oltre le sfide.

“La cosa più difficile è dovere dipendere dalle persone”, la storia di Leonardo Lotto è una di quelle che racconta la disabilità, quella che arriva mentre la tua vita corre perfettamente su due gambe. Perché la libertà è così, viene data per scontata ma, invece, tutto può cambiare in poco tempo. Leonardo ha fatto un tuffo, la testa che sbatte sulla sabbia, la paralisi.

La sua vita è adesso una battaglia quotidiana, vuole tornare a camminare, a dicembre Leonardo subirà un intervento delicato a Firenze per recuperare l’uso delle mani. Il futuro per lui è ancora tutto da scrivere.

 

Mollica, le buone parole.

“Devo sempre tenere a bada il buono, il brutto e il cattivo che mi accompagnano, ossia il Parkinson, il diabete e la cecità.

Non sono malattie facili da accettare: sono compagni di viaggio fastidiosi, a volte perdo la pazienza, ma tengo sempre in tasca un sorriso, per tirarlo fuori quando serve”.

Vincenzo Mollica ama i dettagli, è stata così la sua professione di giornalista, dal dettaglio raccontava la storia del cinema, perché i dettagli sono importanti.

Ci da una vera e bella lezione, che dovremmo tenere a mente sempre: “Impiegare tutte le nostre energie per osservare i brandelli di realtà che la vita ci regala e, decifrandoli, allargare il più possibile il nostro sguardo, la consapevolezza che abbiamo delle cose.”

Belle parole, belle il doppio perché pronunciate da Vincenzo Mollica.

Nuovo impegno.

Da ieri sono stato nominato capogruppo alla Camera dei Deputati di Italia Viva, per me è una responsabilità che accompagna il mio percorso politico e che onorerò nel rispetto del mandato conferitomi dagli elettori e dai miei colleghi dopo. Nuove sfide, vecchi valori.

DAVIDE FARAONE POLITICO