Il Parlamento è la casa della democrazia.

 In Aula, mercoledì pomeriggio, ho evidenziato come sia inaccettabile che tutte le volte che intervenga il Parlamentare Soumahoro da alcuni esponenti di maggioranza partano schiamazzi, ululati, simili a quelli che allo stadio vengono sanzionati come razzisti. Non è accettabile.

Il Daspo ai parlamentari come per gli ultras.

 Sul caso Soumahoro ne ho scritto pure per lUnità. 

Le capriole della Meloni.

 È incredibile il cambio di scena per la Meloni. Non più solo la Meloni da campagna elettorale e quella di governo. C’è anche la Meloni romana e quella di Bruxelles. Il mercoledì a Roma, in Parlamento tutta ganza, carica, applaudita dai banchi del governo, dai banchi dei gruppi di maggioranza anche se dice che il gatto fa miao. Aggressiva nei confronti delle opposizioni, ultra sovranista, contro la Bce, contro il commissario europeo Paolo Gentiloni sul Pnrr e poi unica a dire no al Mes a far mancare lultima firma, come un Orban qualunque. Poi si sposta a Bruxelles, al consiglio europeo e i toni diventano morbidi, quelli verso cui inveiva a Roma diventano soggetti verso cui mostrare riverenza, a cui chiedere protezione. Sulla Bce non dice più nulla e la battaglia sui tassi che crescono che sembrava la battaglia della vita passa non in secondo ma in terzo piano. Il pericolosissimo  Mes scompare dallagenda. E quelli che erano gli amici conservatori con cui costruire un futuro in Europa, la Polonia, con cui condivide la collocazione politica europea e lUngheria, diventano i più grandi avversari dellItalia sullimmigrazione.

La Meloni tratta tutti quanti come se non possedessero una tv nel salotto di casa.

Asili, dog sitter ed altro ancora.

Soltanto in Italia può accadere che nei giorni in cui un Governo fallisce limpegno di utilizzare 4,6 mld concessi dallUe per fare gli asili, uno strumento indispensabile per contrastare la denatalità e favorire le politiche familiari, il Ministro della Famiglia Roccella, non si nasconda per la vergogna ma discetti sulla carenza dellaffettività per i figli, trasferita sui cani. A suo dire, le giovani coppie anziché fare figli, adottano i cani, quindi sostituiscono un bipede con un quadrupede e per compensare la prevalenza del canino sullumano, lo chiamano Giuseppe, Antonio, Carmelo e se è femmina, Maria, Antonietta o Giada. Non so se ridere o piangere. Quindi,   Eugenia, invece di occuparsi degli asili che mancano, dei servizi sociali a supporto delle giovani coppie assenti, dei contratti di lavoro sempre più precari e senza protezioni, dei costi degli affitti alle stelle, filosofeggia sulle mamme e i papà che non fanno figli ma preferiscono adottare i cani, confidando nei dog sitter, nelle aree per cani previste nei giardinetti pubblici, nella cordialità dei veterinari e negli albergatori disponibili ad ospitare il mio Ruggero a quattro zampe.

Suggerirei alla Meloni di non farsi prendere dallo sconforto e dalla rassegnazione sulle politiche familiari, sostituisca la Roccella con  la Brambilla, tutto così avrebbe un senso.

Niccolò e Diletta, lamore e la forza.

 Lamore è una condizione universale, la storia di Niccolò e Diletta merita di essere raccontata, perché va oltre ogni barriera.

Lui è un content creator per Linkaut, un network di luoghi autistic friendly coordinati,Diletta lavora presso un ente di alta formazione. Lui lucchese, lei di San Benedetto del Tronto, si sono innamorati e fidanzati, dopo qualche mese hanno deciso di vivere insieme. Sono entrambi autistici, la loro vita non è fatta solo di pane burro e marmellata, la loro vita è fatta di battaglie, alcune le vincono altre le perdono. Ma hanno la forza di esserci luno per laltra, di superare le crisi per un palloncino esploso improvvisamente, affrontano quel luminoso e rumoroso mondo, che per noi è pure troppo normale.

Niccolò e Diletta sono una coppia, guardano avanti, perché è nelle difficoltà che si diventa forti e il legame si rafforza, è guardando non un confine che si cresce ma puntando allorizzonte.

Limmaginario collettivo non prevede la possibilità per queste persone di amarsi, di scegliersi, di avere una normale sessualità, men che meno di procreare.

Niccolò e Diletta ci dicono che è possibile.

E Leopolda sia.

 A marzo 2024, 8-9-10, ritorna a Firenze lappuntamento con la Leopolda. Tre giorni per discutere di Paese, di presente, di futuro. Eun continuo scambio di idee, un laboratorio umano.

Per iscriversi cliccare qui.

Più adozioni, più famiglia, meno dolore.

 Sulle adozioni, sui bambini. Tutti hanno diritto allamore di una famiglia. Un mio pezzo per il Riformista.

Figliuolo commissario. Altro dietrofront della Meloni.

Benissimo Figliuolo commissario post alluvione per lEmilia Romagna.

Lunica esponente allopposizione del Governo Draghi, nella passata legislatura, continua a nominare uomini figli di quella stagione, lasciando intendere di essere stata dallaltro lato del campo soltanto per opportunismo.

Inoltre si crea un precedente: il Presidente di Regione non è il commissario, il commissario è scelta romana.

Verificheremo se funzionerà sempre così, anche con governatori di colore politico affine a quello della Presidente del Consiglio.