Nessun rinvio, nessuna proroga al pagamento delle tasse. Da lunedì fino alla fine del mese, in appena due settimane, i contribuenti italiani dovranno affrontare l’ingorgo fiscale più grande della storia che conta 246 scadenze fiscali a carico dei lavoratori autonomi e 115 a carico di commercianti, artigiani e anche degli imprenditori più piccoli.

Il ministero dell’Economia in occasione dell’approvazione del dl Rilancio ha bocciato la proposta di Italia Viva di un rinvio del pagamento delle tasse al 30 novembre 2020.

Secondo noi far adempiere questo appuntamento dopo due mesi di lockdown, durante i quali il mondo economico si è quasi completamente fermato e le energie di tutti si sono dovute concentrare nel mantenere in vita le proprie attività economiche, è una vera follia.

Non aver ascoltato la nostra proposta amplierà le difficoltà finanziarie della maggior parte dei contribuenti e non consentirà agli studi professionali di svolgere le attività prodromiche a tali versamenti con la dovuta serenità e diligenza professionale.

Senza una proroga si rischia, tra l’altro, di innescare la spirale dell’usura per tutte quelle aziende a corto di liquidità che, senza la possibilità di accedere a finanziamenti di banche e altri istituti di credito, potrebbero finire nelle mani delle organizzazioni criminali per ottenere la liquidità di cui hanno di bisogno.

Riteniamo che non spostare le scadenze fiscali sia un grave errore da parte del Governo. Serve più tempo per pagare le tasse. Lo chiedono le categorie produttive del paese. Non possiamo non ascoltarle. Torneremo subito alla carica con le nostre proposte, ricordando che Italia Viva al Senato è decisiva per la maggioranza. Dobbiamo mettere le imprese e i loro professionisti nelle condizioni di concentrarsi sulla gestione dei problemi generati dall’emergenza Coronavirus e non di disperdere energie con scadenze e adempimenti che potranno essere resi successivamente.